Sei katauta tratte dalla Pagina Facebook del Gruppo Italiano Haiku.
La katauta 片歌 (“frammento di poesia”) è un antico genere di poesia composto da tre versi e diciannove sillabe, disposte secondo lo schema 5-7-7, ritenuto da alcuni storici la base della poesia giapponese in generale (insieme allo schema 5-7-5). Si tratta della forma più breve di waka 和歌 o “poesia giapponese” (la quale comprendeva diverse forme, quali la “poesia breve” o tanka 短歌, la “psia lunga” o chōka 長歌 e alcune bussokusekika 仏足石歌 e sedōka 旋頭歌).
La katauta venne abbandonata agi inizi dell’epoca Heian (794-1185). Era impiegata principalmente come forma dialogica privilegiata verso un amante o una persona particolarmente cara (esaltando più la componente emotiva che quella logica), fungendo da nucleo strutturale per componimenti più lunghi, come la sedōka (poesia composta da un unico autore, con stanze parallele slegate dalla formula “domanda-risposta”) e il mondō 問答 (dialogo a due voci, spesso impiegato negli ambienti Zen).
Spiaggia deserta
Un profumo salmastro
nella pioggia d’agosto
Anna Maria Domburg-Sanscristoforo
Gonfia la brezza
a sciogliere in volo
l’ombra delle lucciole
Benedetta Cardone
Bassa marea
ora posso vedere
la pancia delle barche
Giusy Cantone
Fine estate
ho chiuso l’ombrellone
per seguire il sole
Mauro Battini
Vento fra i pini
spaventa la ragazza
che gioca con le carpe
Silvia Nava
La prima nebbia –
tra le foglie la luna
apre un nido di stelle
Oliviero Amandola