Lettura critica di uno hokku di Kobayashi Issa, tratta dal gruppo di discussione Haikai Talk. Traduzione dall’inglese a cura di Luca Cenisi.
代かくやふり返りつつ子もち馬
shiro kaku ya furikaeri tsutsu ko mochi uma
arando il campo di riso
la giumenta si volta a guardare
il suo puledro
Questo hokku risale al mese di giugno del 1819, lo stesso anno menzionato nell’Anno della mia vita di Issa. Siamo nel periodo dell’anno in cui i contadini preparano i campi per la coltivazione del riso, irrigandoli e arandoli con larghi e acuminati aratri che rompono qualsiasi grumo nel terreno smosso, spingendo al contempo ogni accumulo verso le parti più basse del suolo, livellando quest’ultimo.
Dopo che l’aratro – trainato da cavalli o da buoi – è stato passato due volte, i contadini provvedono ad uniformare il campo mediante attrezzi di livellamento di legno. Una volta che il terreno è stato ammorbidito e assestato, le piantine di riso vengono prese dal loro semenzaio e piantate in fila nella terra bagnata.
In questo hokku, una giumenta sta trainando l’aratro attraverso un campo di riso già irrigato, ma non sembra molto interessata a guardare davanti a sé. Continua, infatti, a voltarsi indietro per assicurarsi che il suo puledro stia bene e non abbia problemi.
È probabile che il puledro non sia stato ancora svezzato, dal momento che segue da vicino la madre lavoratrice; poiché l’istinto gli impone di non staccarsi da quest’ultima – con la quale sembra avere un invisibile legame emotivo e di dipendenza – non ha bisogno di essere guidato dai contadini. Il sentimento della madre pare comunque essere altrettanto forte, giacché, pur sotto la guida dell’uomo al suo fianco, rivolge tutta la sua attenzione al figlio che la segue.
Issa sembra qui essere particolarmente attratto da questa commovente scena di amore materno.