Guido Cupani è nato a Pordenone nel 1981. Lavora all’osservatorio astronomico di Trieste e vive a Portogruaro.
Ha pubblicato le raccolte poetiche Le felicità (Samuele Editore, 2011) e Qualcosa di semplice sulla neve (Culturaglobale, 2013). Ha tradotto la silloge Nel santuario di P. Williamson (Samuele Editore, 2013).
Ha partecipato alla Festa di Poesia di Pordenone (2010, 2011), ai Notturni Di_versi di Portogruaro (2011, 2012) e al Festival Acque di Acqua (2013). Alcune sue poesie sono incluse nello spettacolo Ballate per il nordest di V. Mirandola e Piccola Bottega Baltazar (2013) – Pordenonelegge.it
Foglie d’edera
cresciute sull’amore
scritto sul muro.
Glicine sotto la pioggia:
ieri ancora fiorito,
oggi.
Orizzonte.
Solo l’irrigatore,
un arco azzurro.
Notte di fine estate.
Mille volte
lo stesso grillo.
Sotto i tigli.
Foglie ancora sul ramo,
foglie cadute.
Piove sull’erba.
Mi fermo e ascolto.
Piove sull’erba.
Minime in calo.
I sacchi di pattume
sotto le stelle.
Dalla foschia
una campana spenta
dalla foschia.
Autostrada –
non mi guarda la luna,
io non la guardo.
Sale la nebbia
dalla china nell’ombra.
Cassiopea.
haiku neri
Molto belli, li ho assaporati uno a uno per la loro particolarità .
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doppiaemme
Tutti molto belli e frutto di uno sguardo originale. I miei preferiti sono “glicine”, “minime” e “autostrada”.