Ecco alcuni consigli pratici per chi vuole provare a scrivere un senryū:
1. Cercate di descrivere le situazioni concrete, le persone reali e non generalizzate. Se dovete scegliere tra il plurale ed il singolare, tendete a scegliere il singolare. Non descrivete la situazione “in generale”, cercate di mostrare un esempio (evento, azione, situazione) concreto e distinto che rappresenterà meglio il pensiero/concetto generico. Cominciate dallo scrivere la vostra esperienza personale. Sicuramente una cosa che conoscete bene!
Magari anche di me
ti ricordassi cosi, tutto il giorno!
Un morso di formica
Nataly Levi
Riunione familiare –
un tuono rimbomba mentre cerco
le parole giuste
Metod Češek
Una splendida metafora dei sentimenti che possono sorgere durante una riunione di famiglia.
Ripetendole
solo ora capisco bene
le parole di mio padre
Norman Darlington
Solo dopo aver fatto i tuoi sbagli personali (e insegnando a tuo figlio) capisci veramente cosa intendeva tuo padre mentre cercava di darti gli stessi insegnamenti.
In questi orecchini
oggi non sono né mamma
né moglie
Yamamoto Kikuko
2. Se scrivete di qualcuno in terza persona, cercate di “tipizzare”, cioè di descrivere un tipo, una classe di persone (marito, moglie, mamma, burocrate, automobilista, editore, impiegato, medico, commessa, ma anche un avaro, uno stupido, uno sfortunato ecc.) per rendere la situazione chiara e comprensibile a tutti, non solo a voi stessi:
Il direttore
mette in nota spese
le sue escort
Luca Cenisi
Un giornale di haiku –
con le lettere più grandi
i nomi degli editori
Vladislav Vassiliev
Insulti al capo –
lo specchio della toilet
non controbatte
Luca Cenisi
In chiesa
la sposa grida al cellulare:
Dio, dove sei?
Nataly Levi
3. Cercate di svelare le verità dietro le apparenze:
Vacanze scolastiche –
subito guarisce
dal raffreddore
Norman Darlington
Confidiamo
tutta la nostra vita
ai nostri smartphone
Keizo Takahashi
Un nuovo recinto –
che bello ora vedere i vicini
dietro la grata!
Nataly Levi
Per l’arrivo
della donna delle pulizie
lei pulisce la casa
Vladislav Vassiliev
Giovane ballerina –
tornando dietro le quinte
impreca atrocemente
Marcus Liljiedahl
Tre volte divorziato
lo psicoterapeuta del consultorio
familiare
Viktoria Pirova
Tutto perfetto
nella mia famiglia:
figli, moglie, amante…
Maxim Bondarenko
…soprattutto se scrivete di attualità:
Chiudo il giornale –
di nuovo intorno a me
la santa pace
Keizo Takahashi
Guerra in Iraq
ma da nessuna parte
l’arco di trionfo
Keizo Takahashi
Armi atomiche
dei Paesi che impongono il veto
alle armi atomiche
Keizo Takahashi
4. Cercate di penetrare nelle profondità della psiche umana, cogliendone anche i più piccoli dettagli:
Tra questi due
quale sarebbe il più profondo
odio o amore?
Takeshi Mizuno
Giorno della maturità –
nascosti dalla mamma fumiamo
io e papà
Valeriy Tumanov
Nel coro
la madre cerca di distinguere
la voce del figlio
Shika Senbe
5. Non pensate che scrivere un senryū significhi prendere qualcosa o qualcuno in giro. Significa provare compassione e riconoscere se stessi nella situazione presentata:
Il treno parte
anche chi non conosco
sto salutando
Marco Pilotto
Sorrido anch’io –
assecondando il pazzo
dentro lo specchio
Maurizio Petruccioli
6. Giocate pure con le parole, espressioni, proverbi e quant’altro:
Non sporgeva
ma per prudenza
è stato martellato
Takeshi Mizuno
Questo senryū fa riferimento ad un famoso proverbio giapponese: “Il chiodo che sporge va preso a martellate”.
7. Ricorrete pure alle immagini della natura. Ricordatevi però che nei senryū, diversamente dagli haiku, esse si usano in modo diverso. Il centro della vostra attenzione, il vero argomento del vostro senryū, non è la natura che vi circonda, ma i sentimenti umani che a volte trovano personificazione negli oggetti:
Fine lavoro
i rami del salice
mi assomigliano
Marco Pilotto
Dal veterinario
si lamenta un cane
con una tartaruga
Andrea Cecon
Salta la pulce –
esplora nuovi mondi
da gatto a gatto
Maurizio Petruccioli
Petali di ciliegio –
continua a cadere
la mia pressione
Andrea Cecon
8. Anche descrivendo le scene senza un’apparenza umana, si parla comunque delle emozioni delle persone:
Sul pianoforte
poggiato un sassofono –
calda la notte
Maurizio Petruccioli
Calda in che senso? Mi sa in entrambi…
La pasticceria –
sta legato al lampione
un triste alano
Maurizio Petruccioli
Non è l’alano il vero eroe di questo senryū, ma la sua graziosa padrona che ha lasciato il suo
“giocattolo vivente” per chiacchierare con gli amici, mangiando un dolcetto dopo l’altro…
La fabbrica
sputa nella nebbia
il turno di notte
Filmore Place
Il turno di notte: un gruppetto di operai con tutte le loro stanchezze ed emozioni.
9. Non cercate di scrivere dei capolavori. Guardate intorno a voi con occhio sagace e buttate giù, con parole semplici e chiare, quello che vi ha fatto sorridere, piangere, insomma quello che vi ha toccato:
“Stupidina!”
una sola parola
ma quanto amore…
Miwa Yoshimura